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Via Catullo, 14, San Benedetto del Tronto, AP
Valutazione:
Consigliato!
Prezzo a persona:
20.00 €
Servizio utilizzato:
ristorante
Commenti:
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Tag assegnati:

carolingio

ha visitato il locale il 30/10/2011 carolingio avatar
327 Recensioni scritte dal 21/12/2009 7640 Punti


Minivacanza per il ponte. Obiettivo, il Piceno: S.Benedetto del Tronto, Grottammare, Ripatransone, Offida, Ascoli, con sosta a Gradara nel ritorno.

A S.Benedetto, complice il clima ancora primaverile, di sera c’è una gran movida in centro. Coda in macchina per le vie centrali, gente che sorpassa e strombazza a destra e a manca.
Il locale è un po’ defilato, in un quartierino a sud vicino al mare. Da fuori non dice molto, sembra il negozio di un elettricista di periferia, ma dentro è carino, anche se improntato alla massima semplicità, abbastanza spartano.
Il cuoco è parecchio giovane e la cameriera pure. La clientela che arriva dentro poco dopo di noi, è tutta bella gente, giovane giovane. Insomma, nel locale siamo tutti giovani emoticon .
Ho subito pensato che un posto così, da me selezionato su Internet in base alle recensioni di altri siti, si adattasse a far mangiare bene gente con pochi soldi.

Il menu ci viene recitato a voce (è solo esposto all’esterno e nemmeno tutto), in una parola, pesce fresco di tutti i tipi che sono stati pescati il giorno prima, e pesce lavorato per gli antipasti freddi.
Assieme ad una mezza minerale e ad un quartino di Trebbiano d’Abruzzo della casa (parecchio leggero, senza infamia e senza lode) ordiniamo una antipasto misto caldo e freddo.
In tavole arriva un cesto di pane tipo "mantovana" (siamo di domenica sera ed evidentemente non c’è pane fresco), tagliato a fettine, non particolarmente allettante.

Il freddo arriva subito (anche per la Marta che ha una corrente dritta sul collo, dice lei, ma sono gli inconvenienti che capitano ai giovani, dico io): alici marinate fatte in casa (si sente, buonissime), sgombro marinato al limone con prezzemolo e olio, salmone crudo marinato al limone col pepe rosa, tonno fresco con il farro. Tutto ottimo e freschissimo; l’ordine sarebbe per uno, ma mangiamo tranquillamente in due perché le porzioni sono abbondanti.

Poco dopo cominciano ad arrivare gli antipasti caldi: uova di seppia bollite con olio, limone e prezzemolo (deliziose, sono la mia passione... l’ultima volta, mi è rimasto impresso, le avevo mangiate a Valencia la sera che è morta la mia cagnòta), polentina con gamberi e calamari in umido cotti nel vino bianco (eccellente anche questo piatto), trippe di coda di rospo in guazzetto di pomodoro (molto buone e particolari, sembrano trippe, non so con quale parte del pesce sono fatte), un ovale pieno di vongolette locali (noi le chiamiamo arselle) in aglio e olio (squisite anche queste) e un piatto di capelunghe bollite in vino bianco. Grande inizio, anzi siamo oltre metà, andiamo bene.

Incerti su cosa ordinare ancora (io preferirei un bel primo, mia moglie preferirebbe la grigliata), non ordiniamo ognuno quello che vuole, ma io cedo e chiediamo una grigliata, anche perché gli antipasti erano notevoli e ci hanno riempito abbastanza.
Arriva dopo una ventina di minuti, su un vassoione ovale di acciaio inox, non molto bello. E’ abbastanza copiosa, c’è una grossa spigola, un’altrettanto grande rana pescatrice, un calamaro diviso in due, un gamberone.
Pesce sempre freschissimo, maaaaa... grigliata dimenticata sulla piastra (elettrica) e tutta mezza bruciacchiata emoticon emoticon . Le parti salvate dalla carbonizzazione (quelle più interne) erano molto buone, però... La rana pescatrice era ben cotta fuori, ma, avendo molto spessore, non era ben cotta dentro....
Due persone avrebbero mangiato abbondantemente, ma mia moglie non l’ha praticamente toccata e io ne ho mangiato poco più di metà, ho fatto un sacrificio insomma, cercando di grattar via le parti mangiabili, cui dovevo aggiungere un po’ di sale perché la grigliata era stata accompagnata solo da due spicchi di limone.

Non c’è spazio per altro e il falchèto è quasi stecchito dalla corrente sul collo, con uno sbalzo umorale tipicamente adolescenziale, quindi ci fermiamo. Il conto è di 40 euro, buono per quantità e qualità del pesce. Peròòòò... non per la cucina... non è ammissibile presentare una grigliata in quelle condizioni, il cuoco la spigola se l’è dimenticata sulla piastra... mentre per la coda di rospo la temperatura era troppo alta (bruciacchiata fuori e mezza cruda dentro), mangiabili il gamberone e il calamaro.
Peccato perché un punto in più è alla loro portata. Secondo me l’avrebbero anche preso se avessimo preso il primo (viaggiavano dei piattoni enormi bellissimi di pasta e pesce...), ma lo dico piano perché non vorrei che mi sentisse mia moglie... emoticon (nervosette ste donne eh... emoticon )


Consigliato!