Una luminosa mattinata di dicembre ci invita ad andar per libri in centro. Non è il caso di esagerare col cibo, tra matrimoni feste festicciole e celebrazioni natalizie il mese si prospetta difficile: ma è proprio tempo di provare i celebri panini di Schiavoni.
Arriviamo in via Albinelli intorno alle 12,30 e la fila è già lunga fin fuori dalla porta. Per fortuna si procede al ritmo giusto per permetterci di scegliere dal menù del giorno: per me panino con pecorino, miele di castagno, pepe di mulinello, lardo e fettine di pera, per il moroso cotechino rosolato al forno, salsa verde e aceto balsamico. Prendiamo i nostri calicini di pignoletto Contessa Matilde e aspettiamo fuori, lasciandoci scaldare le spalle dal dolce sole del tardo autunno.
L'attesa è breve e ben ripagata dai panini caldi e croccanti: il mio è piacevolmente dolce, il pepe quasi non si sente e il pecorino ammorbidito dal calore si sposa bene con le pere sode, quello del moroso -che tra un po' mangia pure la carta stagnola- è saporitissimo.
La cortesia del proprietario (ma quanto bello è sentirsi chiedere com'è il pasto da un sorridente signore che ti chiama per nome anche se ti ha appena conosciuto?), il menù vario e originale, la golosità dei panini e la magia della tradizione -che verrà coronata da un giro nel bel mercato coperto- valgono i 5 cappelli pieni pieni.
Imperdibile!!!
[Frittella]
10/12/2009
Giancarlo e la Franca non fanno mai mancare un sorriso e rendono un piccolo panino un grande momento di relax.
Brava erba.