Spinti da una voglia di pesce incontenibile e approfittando della splendida giornata di sole, decidiamo di ritornare in questo ristorante che qualche anno fa ci aveva ospitati per un matrimonio. E dove ricordavo eravamo stati molto bene.
Si trova in collina sopra San Terenzo verso La Spezia .
Lasciamo l’auto 300 mt prima e percorriamo la strada agibile solo a piedi a causa di una frana provocata dalle ultime piogge che ha cambiato l’aspetto del paesaggio.
Ci accoglie un cordiale padrone di casa che ci fa accomodare nel tavolo in pole position davanti alla grande vetrata con una vista a 180 ° sul golfo dei Poeti.
Davanti a noi la Palmaria e il Tino, Portovenere , a sinistra il castello di Lerici.....è sempre una meraviglia di panorama!!! Il cielo è terso e l’azzurro del cielo si confonde all’orizzonte con l’azzurro del mare....mi sento veramente bene, ho voglia di vacanze anche se l’aria è frizzantina.
Il locale è accogliente, alle pareti sono appese reti da pesca con conchiglie, lampade sospese colorate, su un tavolo c’è una conchiglia gigante colma di limoni ( non esagero, sarà larga mezzo metro) .
In un angolo c’è un forno a legna acceso e in mezzo alla stanza una stufa di ceramica a pellet emana un piacevole teporino .
I tavoli sono apparecchiati con belle tovaglie bordò su cui sono appoggiati i coprimacchia bianchi.
Sottopiatti di ceramica bianchi e tovaglioli bordò creano un coreografico contrasto.
Doppie posate, doppi bicchieri.
Il proprietario molto affabile ci chiede se vogliamo iniziare con gli antipasti (non ci consegna il menù e noi non lo chiediamo, ci fidiamo del suo consiglio, senza preoccuparci di prendere una legnata, sappiamo che non sarà così)
Da bere ordiniamo una bottiglia di Vermentino di Ortonovo ben fredda e una brocca di acqua demineralizzata (a me non piace tanto, preferirei l’acqua in bottiglia ma non importa, tanto non la tocco.....o bevo acqua o bevo vino!!!)
Un salto al bagno per lavarmi le mani mi fa ben sperare: è pulito e ordinato, c’è una serie di smacchiatori spray su una mensola e il distributore di spazzolini da denti con dentifricio monouso.
Iniziamo con un vassoietto di gamberi in salsa rosa.....andiam bene, penso, che banalità.....infatti non sono un granchè, la salsa è troppo densa di panna e i gamberi sono marinati nell’aceto.....non ci siamo!
Subito dopo arriva un altro vassoietto con acciughe marinate al limone e cipollotto fresco.....sono squisite, il sapore dell’acciuga è esaltato dal cipollotto (che di solito non amo mangiare, ma essendo sabato me lo posso anche permettere)
Il terzo antipasto è una capasanta gratinata con funghi e leggera bechamel , meravigliosa, un insieme di sapori molto ben equilibrato.
Di seguito arriva l’insalata di mare tiepida composta da fagioli cannellini , dadini di pomodoro, calamari e seppioline tenerissimi, cozze, gamberoni morbidi e saporiti con leggero trito di prezzemolo. Il tutto condito con uno squisito olio extravergine di gran qualità.
Concludiamo gli antipasti con i muscoli ripieni all’Arcolana (un paesino nelle vicinanze che consiglio di visitare se capitate da queste parti) che prevede l’utilizzo di abbondante timo che conferisce al ripieno un profumo unico.
Accompagnamo la nostra degustazione con pane integrale e bianco.
Il vino è ottimo. Le mie perplessità sono svanite subito , la bontà degli antipasti è un crescendo di sapore , profumo e colore che ci invoglia a proseguire con due primi:
taglierini fatti in casa con bottarga per me e taglierini allo scoglio per il martirio.
Erano disponibili pure piccoli gnocchi alle cicale, ma non volendo esagerare ci siamo soffermati sui taglierini che poi ci divideremo.
Lo scoglio è fatto al momento, un sugo ricco di pesce freschissimo, saporito e molto morbido , la pasta è fatta in casa e si sente, un gran piatto in tutti i sensi, qualità, quantità e dimensioni del piatto.
I miei con la bottarga sono molto buoni ma non eccezionali , la bottarga è grattugiata e si sente poco, prevale invece il sapore eccellente dei pomodorini e dell’olio. Per essere più chiara voto 10 allo scoglio e 7 alla bottarga..
Dopo un poco fa la sua comparsa lo chef , ha saputo che siamo di Parma e viene a scambiare quattro chiacchiere con noi, è un ragazzo di 20 anni da poco uscito dalla scuola alberghiera molto cordiale con il quale parliamo di prosciutto, parmigiano, Vasco Rossi, giovani e lavoro. Ci complimentiamo per la sua cucina e gli auguriamo una brillante carriera.
Abbiamo mangiato abbastanza? Hanno un branzino da cuocere al forno a legna con le verdure fresche, ma è troppo grande , io a dire il vero sarei già più che sazia , quindi ci facciamo preparare una porzione di fritto di paranza che ci viene servito nella carta gialla: è squisito, ci sono le sogliolette, le cicale (meravigliose) calamari tenerissimi, acciughe e nasellini.
Ci vengono portate alcune salviettine al limone per pulire le mani.
Concludiamo il pranzo con un sorbetto al limone. Abbiamo apprezzato l’onestà del proprietario che ci ha avvertiti che i dolci non sono la loro specialità, meglio così, non ce l’avrei comunque fatta a mangiare anche un dolce.
Il martirio ordina un caffè decaffeinato che viene fatto con la moka sulla stufa in ceramica....buono.
Soddisfatti ce ne andiamo dopo aver pagato 80 euro
Per riassumere:
AMBIENTE: Ristorante accogliente con vista mozzafiato
CIBO: cucina ligure tradizionale di pesce con utilizzo di materie prime freschissime, nel forno a legna viene cotta anche la carne
SERVIZIO: presente, informale.
PREZZO . giusto
Mi è venuta una gran voglia di estate, di sole, di mare, spiagge, caldo.......ma so già che non appena il termometro sfiorerà i 27 ° incomincerò a dare i numeri e lamentarmi che non sopporto il caldo e che ho voglia di aria fresca, di montagna, di neve, di piumino.
Consigliatissimo!!
[Lucy...ah]
27/02/2011